L’Abbazia di Santa Fede accoglie mamme e bambini in fuga dalla guerra in Ucraina

La Comunità Siloe ha aperto le porte della foresteria di Cavagnolo della, negli spazi adiacenti all’Abbazia di Santa Fede a 50 donne e bambini in fuga dalla guerra in Ucraina. Martedì notte arriveranno altri profughi (solo donne e bambini, dato che gli uomini adulti non possono lasciare l’Ucraina) fino a portare il numero degli ospiti della comunità a 120 persone.
Alle 4 del mattino, stanchi, sono arrivati dopo un lungo viaggio dal confine polacco. Sono mamme e bambini scappati dalle zone più tormentate dalla guerra.
Il bambino più piccolo ha 18 mesi, viaggia invece da sola una ragazza di 17 anni che attende di abbracciare la sua mamma che vive a Mortara, due sorelle accompagnano un’anziana madre e 7 bambini di cui solo 3 di loro???????? e mentre una famiglia è riuscita a portare in salvo anche un cane di piccola taglia.
Intorno alla Comunità Siloe si sono attivate l’Associazione ex allieve salesiane “Unione di Cavagnolo”, Into the Wild e Rachel’s Learning Centre, che coordinano molti volontari, che si stanno occupando di tutto.
Al loro arrivo i profughi hanno trovato un pasto caldo, un sorriso e ogni gruppo familiare ha potuto trovare alloggio insieme.
Da questa mattina si è attivata sono attivate la scuola temporanea e la sala giochi per i più piccoli, mentre le mamme vengono registrate e incontrate dai responsabili dell’ASL per i protocolli medici.
La maggior parte delle donne arrivate questa notte hanno parenti o amici pronti ad accoglierle, ma nei prossimi giorni la situazione potrebbe cambiare e ancora non si sa quanto a lungo gli resteranno dovranno restare all’Abbazia di Santa Fede. Una delle attività della comunità, oltre all’opera di prima accoglienza è quella di facilitare il ricongiungimento dei gruppi familiari.
C’è stata una risposta molto generosa da parte di tutti e in brevissimo tempo sono stati raccolti vestiario, coperte, cibo in scatola bastanti per le esigenze dell’accoglienza, tanto che sono state sospese le accettazioni di donazioni di questo tipo.

Servono invece cibi freschi, in particolare formaggi e insaccati (la comunità dispone di affettatrice).

E soprattutto la comunità fa appello agli oboli che possono essere effettuati direttamente sul sito o tramite bonifico all’Associazione Comunità Siloe c/o banca cassa di risparmio di Asti: IT57S0608537710000000023690 o direttamente sul sito: O sul sito https://www.comunitasiloe.org/sostienici/ tramite Paypal o carta di credito. Il fabbisogno settimanale è di circa 12,000 euro.

Grazie alle risposte di individui donazioni di privati abbiamo raccolto abbastanza per provvedere alla prima settimana, ma le indicazioni che ci sono state fornite dalla Protezione Civile sono di dovere prevedere di ospitare 120 persone per almeno due mesi.