Quaranta sono arrivati alle quattro di notte, attesi dal piccolo paese di Cavagnolo che ha portato cibo e regali. Sono mamme con bambini, alcuni anche figli di madri e padri che li hanno affidati per questo viaggio della salvezza.

Arrivano dal confine con la Polonia, un viaggio di trenta ore. Altre mamme con figli sono ancora bloccate al confine e dovrebbero arrivare domani sera. L’Abbazia di Santa Fede accoglie mamme e bambini in fuga dalla guerra  e la Comunità Siloe ha aperto le porte della foresteria di Cavagnolo, negli spazi adiacenti all’Abbazia di Santa Fede, a 50 donne e bambini. Il bimbo più piccolo ha 18 mesi, mentre da sola viaggia una ragazza di 17 anni partita per riabbracciare la mamma che vive a Mortara. Due sorelle accompagnano la mamma anziana e sette bambini, una famiglia ha portato in salvo anche il cagnolino. Intorno alla Comunità si sono attivate l’Associazione ex-allieve salesiane Unione di Cavagnolo, Into the Wild e Rachel’s Learning Centre che coordinano molti volontari.

Le donne che sono state ospitate resteranno un paio di giorni per la prima accoglienza, mentre i bambini disegnano e ricominciano un minimo di scuola. Poi tutti andranno nelle famiglie con cui avevano contatti e che li ospiteranno. All’Abbazia in queste ore è arrivata una quantità enorme di cibo conservato. Servono invece cibo fresco e risorse in denaro per acquistare ciò che serve, pagare le utenze. Il bonifico può essere effettuato sul sito www.comunitasiloe.org/sostienici/

Articolo di Sara Strippoli su Repubblica 

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